21/02/13

Ragazzo, non sparare sulla democrazia!

Prima di sparare, aspetta. Fermati cinque minuti, ne vale la pena. Te lo dice uno che ama la tua energia, la tua voglia di ribellione, il tuo istinto rock. Te lo dice, anche, uno che per te si è battuto sempre ed è diventato vecchio a forza di parlare di gioventù. Uno che è passato in mezzo alla disillusione, alla noia, alla frustrazione. Aspetta dunque, perché pensare è bello. Riflettere fa cambiare la forma delle cose, rende la vita più ricca e intensa.
Fermati per un istante a riflettere su cos'è realmente una democrazia. Sulla sua forza fragile e coraggiosa. La democrazia che ti permette di scegliere da chi essere governato. La democrazia è tanto coraggiosa da tollerare al proprio interno i suoi nemici. Gli impostori, che fingono di volere il bene comune e agiscono solo per sé. I predicatori, che fingono di poter risolvere problemi complessi e difficili con lo schioccare delle mani.  Gli untori, che individuano i capri espiatori responsabili di ogni problema. Non premere il grilletto contro la democrazia, non votare questi personaggi.
Prima di sparare, riprendi in mano un libro di storia. Pensa a quanto è peggiorato, in termini culturali, economici, morali, il nostro paese negli ultimi vent'anni. Pensa da chi è stato governato. Chiediti se quell'uomo ha mai fatto qualcosa per te, per la tua mancanza di lavoro, per il precariato, per darti un futuro migliore. Pensa che fine hanno fatto quelli che fingevano di rappresentare la protesta, che dicevano di essere diversi, che millantavano di sostenere d'essere dalla parte del popolo. Pensa a come hanno agito, alla corruzione nelle loro fila, a come hanno ridotto la sfera della tua libertà e dei tuoi diritti. Non premere il grilletto contro la democrazia, non votare chi ti illude con queste promesse. 
Prima di sparare, dai un'occhiata al futuro. Tu lo puoi vedere meglio di chiunque altro. Chiediti se davvero chi parla di dare il potere ai cittadini è intenzionato a farlo, o se vuole fare tutto da solo, con l'appoggio del guru. Chiediti se per governare basta essere persone "normali" o se non serve almeno qualche competenza. Chiediti se li conosci, quelli che stai per votare. Chiediti come sono stati scelti, quelli che andranno in parlamento. Chiediti, ancora, che idee hanno, se si può essere contemporaneamente di destra e di sinistra, contro lo Stato ma a favore della nazionalizzazione, contro i magistrati ma a favore dei processi, per il reddito di cittadinanza e per l'abbattimento della spesa pubblica. Non agire d'istinto. Pensa. Non premere il grilletto contro la democrazia, non votare chi ti promette tutto e il suo contrario. 
Ragazzo, amico mio. Siamo arrivati al dunque. Non c'è scampo. La democrazia è fatica, è un affare complesso. La democrazia non esiste senza chiaroscuro, senza tensioni, senza mediazioni. La democrazia non è rivoluzione e neppure eterna conservazione. E' una macchina ad andamento lento, progressivo. E' vero, però, che ha bisogno di energia. Quella la devi dare tu, ma per spingerla avanti, non per demolirla. Devi aiutare chi faticosamente l'ha difesa in questi anni, anche sbagliando, anche arrancando. Chi ne ha fatto la propria bandiera, chi ha rispettato la costituzione, chi si è dato delle regole per allargare la partecipazione, chi  ha parlato al plurale e non al singolare, chi ha accettato di mettersi in discussione, chi rinnova il 70% dei propri parlamentari. 
L'avrai capito io #votopd. Spero voglia anche tu fare così, perché la mia generazione è la tua generazione.  





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