10/11/10

Mentre lasciavo la Stazione Leopolda, che lentamente si svuotava dopo tre giorni di incontri, m’è venuto in mente il conclusivo verso “fiorentino” “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Perché la tre giorni di “Prossima Fermata Italia” è stata la fine di un piccolo, personale (ma forse anche collettivo) inferno: quello di un Partito Democratico ripiegato sui personalismi, verticistico, incapace di comunicare, ascoltare, emozionare. “Prossima Fermata: Italia” mi ha fatto invece scoprire un nuovo cielo politico sotto cui abitare, “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”, restituendomi l’ammirazione per la bellezza dell’agire politico e il senso d’orgoglio d’appartenere ad un partito di sinistra.
Perché di stelle se ne sono scoperte tante in questi giorni fiorentini. Un firmamento di idee, alcune nuove, altre semplicemente oscurate o dimenticate, che centinaia di persone si sono presi carico di indicare. Cinque minuti ciascuno per accendere una luce nel cielo buio della politica attuale, cinque minuti ciascuno per indicare un pensiero brillante e luccicante, cinque minuti per segnalare un astro nascente ma anche una stella lontana e poco visibile. Idee come stelle, che durano il tempo dell’eterno, ma che nulla sarebbero senza gli uomini che le scoprono e le contemplano. Idee che si chiamano giustizia, coraggio, rivoluzione, diritto, merito, ambiente ( e tante altre ancora) e che sono il firmamento della buona politica, fiaccole perennemente accese contro il sonno della ragione, che genera mostri. Idee scoperte in ordine sparso, ad occhio nudo o con sofisticati telescopi, stelle che misteriosamente hanno cominciato a comporre una costellazione, a trovare una forma e che alla fine hanno tracciato un profilo, imprevisto e imprevedibile dagli stessi scopritori: è venuta fuori la più invisibile delle forme, l’anima del nostro partito, l’anima del PD. Un Partito Democratico che viene creato dall’azione quotidiana di ciascuno di noi - dalla nostra attenzione e dal nostro coraggio - ma che esiste solo raccordando insieme i gesti di tutti: un partito contemporaneamente individuale e collettivo, un partito che è individuo e comunità.
Ora ci aspetta ancora un tratto lungo di  duro cammino che tuttavia appare, finalmente, un percorso d’ascesa e non di discesa.  E in questi giorni abbiamo trovato le due stelle polari che ci guideranno nel viaggio:  Speranza e Bellezza, grazie ai quali potremmo superare ogni ostacolo che troveremo lungo il cammino. E, a proposito di viaggio, un grazie alle nostre “virgiliane” guide Giuseppe “Pippo” Civati e Matteo Renzi per come ci accompagnano in questa scoperta di una Prossima Italia.        

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