Caro
Elettore,
hai meno di due mesi davanti a te. Un tempo breve, per decisioni
importanti. E a questo giro le scelte peseranno parecchio, per l’oggi ma
soprattutto per il domani. Inutile che ti stia a dire che siamo in crisi,
economica, sociale e morale: lo sai già, la vivi, ne fai parte. Perciò ti dirò
altre cose, di quelle che presumibilmente non avrai voglia di ascoltare, ma non
sono i tempi adatti per gli adulatori.
La prima considerazione la riservo a te, che hai in mente di
votare il movimento a cinque stelle. Prima di prendere la
decisione definitiva, ti chiedo di metterti davanti ad uno specchio. La mattina
presto, quando sei sfatto, assonnato e soprattutto non hai ancora innalzato il
tuo muro di auto giustificazioni.
Adesso che sei in posizione, inizia a ripetere a voce alta gli
improperi che rivolgi alla classe politica e anche quelli, uguali se non
peggiori, con cui apostrofi chiunque non voti cinque stelle. Ecco, così, grida
forte, che anche il vicino ti possa sentire: “corrotti”, “ladri”, “truffatori”,
“mafiosi”, “pecoroni”,”morti viventi”, pd meno l, ecc…
Bene, hai finito? Che effetto ti ha fatto? Ti senti meglio?
Spero sinceramente di sì, perché questo è la massima soddisfazione che ti
potrai aspettare, se darai il tuo voto a Grillo e compagni. Un bello sfogatoio di cattivi
pensieri e risentimenti, un altoparlante dentro il quale insultare il mondo in
cui la merda, trattandosi di affari umani (e troppo umani), non manca mai.
Certo, se voti Grillo il tuo malessere e le tue urla le sentiranno in tanti,
per radio e per televisione e soprattutto sul web, grazie al web profeta
Casaleggio. La stessa soddisfazione che provi quando sfanculi qualcuno mentre
stai guidando e ti senti il signore del mondo, così splendidamente solo dentro
la tua scatolina di metallo.
Se scavi in fondo a te stesso lo sai anche tu che le cose
andranno così, che nulla cambierà con questo tuo voto di protesta. E non per
colpa del sistema elettorale, del porcellum, della casta, del finanziamento ai
partiti, della corruzione … Tutte cose negative e alcune pure schifose,
intendiamoci, ma non determinanti. Tutto resterà immutato per una motivazione
semplicissima e umanissima, la stessa per cui non insulti tua moglie quando sei
arrabbiato, non prendi a botte il tuo capo che ti sottopaga, non righi l’auto
del vicino in doppia fila, non spari all’amante che si fa tua moglie o tuo
marito… Il fatto è che non sei solo a questo
mondo e che non sei neppure Gesù Cristo.
Perché tu vivi in un consorzio umano, in mezzo alla gente, che
ha altre idee dalle tue, che fa errori uguali e diversi dai tuoi, che ha le sue
specifiche piccolezze e grandezze.
Tutti questi “altri” non li puoi mica convincere a forza di schiaffi, di prese
per il culo, di irrisioni. Non funziona così, dovresti saperlo
per esperienza. Puoi anche avere ragione su un sacco di cose, puoi anche essere
più onesto, più intelligente, più tutto di chi ti sta intorno, ma se pensi di
imporre in questo modo le tue idee, ti stai sbagliando alla grande.
La politica, a dire il vero, serve proprio per questo, per
trovare mediazioni, punti di accordo, per mettere insieme visioni, speranze e
bisogni e pure capricci diversi. E’ quella che fai
quotidianamente, la buona politica, a meno che tu non sia un violento o un
bandito. E non si capisce proprio perché dovresti affidarti a qualcuno che ti
propone di fare esattamente l’opposto, che programmaticamente non vuole dare
ascolto a nessuno, che non si vuole mescolare, che vive il dialogo come una
corruzione e impurità.
Se hai ancora un attimo di pazienza, ti chiedo di guardarti
ancora allo specchio. Dimmi, ci vedi riflessa l’immagine di
Gesù Cristo? Cioè
mi vuoi dire che li, di fronte a te c’è una persona che sta sempre dalla parte
del bene, altruista, gentile, amorevole, saggia, capace di perdono, onesta e
limpida e trasparente in ogni circostanza? Beh, io scommetto di no! Scommetto
che lo sai di avere i tuoi scheletri nell’armadio, il tuo armamentario di
pigrizie, di cattiverie, di bugie, di espedienti. E se sei così, allora,
perché diavolo ti poni nei confronti degli altri come se fossi sempre dalla
parte della ragione? Perché ti senti investito solo tu di una missione divina,
perché non pensi mai che forse ti stai sbagliando, perché non ti fermi mai ad
ascoltare, perché non dici mai, mai, che hai sbagliato. Ma
non ti sembra strano che il tuo capo non faccia mai autocritica, non ti sembra
strano che chi contesta nel tuo movimento venga cacciato, trattato come un
eretico, come una strega? Non
pensi mai che anche solo per ragioni statistiche anche il tuo movimento abbia
imbarcato degli opportunisti, dei cretini, dei truffaldini? Anche la santa
chiesa ha incominciato subito male, mettendo dentro prima Giuda e poi
Pietro ( a cui però è stata concessa l’occasione per il riscatto). Voi no,
tutti santi, evidentemente perché la selezione sul web certifica pure la
perfetta moralità. E che mi dici a questo proposito, delle posizioni antisemite
oppure razziste, oppure fasciste che talvolta vi capita di prendere e
dichiarare? E delle liti interne, della mancanza di regole democratiche e di
statuti? Dici che sono casi isolati, che non rappresentano il movimento?
Mi basta. Mi basta sapere che tu sei come noi. Perché l’uomo è i
propri errori. E impara dai propri errori. Ma allora, e qui chiudo, che senso ha
votare il “diverso” , se diverso non sei??
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